venerdì 23 giugno 2017

Recensione: "Il giardino d'estate" by Paullina Simons

Buon pomeriggio lettori!
Oggi ritorno con la mia recensione dell'ultimo capitolo de Il cavaliere d'inverno, Il giardino d'estate, scritto da Paullina Simons. Shura e Tania hanno dovuto sopravvivere a una guerra disastrosa, ma riusciranno a resistere e a rimanere uniti anche nell'America lussuosa e ingannatrice? 
Enjoy!


Titolo: Il giardino d'estate
Titolo originale: The Summer Garden (The Bronze Horseman #3)
Autore: Paullina Simons
Editore: Rizzoli
Pagine: 663
Data di pubblicazione: 10 Settembre 2008

Sinossi:
Si erano incontrati alla vigilia dello scoppio della seconda guerra mondiale, a Leningrado. Si erano amati fra gli stenti, la desolazione e le bombe di un assedio terribile, con la speranza di poter vivere un giorno altrove, in pace. Ora, 20 anni più tardi, davanti a un incerto futuro, quell'amore è messo alla prova. Tatiana e Alexander si sono miracolosamente riuniti in America, la terra dove tutto è possibile, e contano di ricostruirsi una vita insieme. Ma si devono confrontare con le ferite, il dolore, le fatiche che si portano dietro. Nonostante abbiano un figlio meraviglioso, Anthony, si sentono estranei l'uno all'altra. Ex capitano dell'Armata Rossa, Alexander vive con disagio il clima di paura e di sospetto della Guerra Fredda e Tatiana non riesce a ritrovare con il suo Shura l'intimità di un tempo. E quando pensano di essersi definitivamente lasciati alle spalle gli incubi della guerra, ecco che i fantasmi del passato tornano a minacciarli: Anthony, in conflitto con i genitori, si arruola volontario in Vietnam e scompare.





Amore, come posso morire se hai versato in me il tuo sangue immortale?


Questo libro mi ha spezzata, ricostruita, di nuovo spezzata e infine...-
Cinque stelle non sono abbastanza per valutare questo romanzo. Sto piangendo. Sono devastata. Sono piena di amore, lealtà, felicità. Non sono stata in grado di leggere le ultime pagine perché avevo gli occhi pieni di lacrime. Questa storia, questo amore, è epica. Non dimenticherò mai Tania e Shura. Loro saranno per sempre nel mio cuore. Sono così grata a Paullina Simons per aver scritto questa storia. Grazie, grazie, grazie. La trilogia de Il cavaliere d'inverno riguarda un amore senza fine, l'unico che può sopravvivere a tre guerre, a tre paesi e a un secolo di storia. 




Il giardino d'estate è quello che io chiamo perfezione. Alexander e Tatiana dopo essere sopravvissuti all'assedio di Leningrado e alla Seconda guerra mondiale, si ritrovano a dover fare i conti con la vita. La loro realtà ora non è più costituita da sparatorie, bagni comuni, mine, rifugi, gulag e morte. Ora vivono in America, dove tutto è più grande e più bello, dove i loro sogni possono finalmente avverarsi. Ma sarà davvero così? Entrambi devono fare i conti con il proprio passato, con le proprie esperienze e le proprie paure. Inoltre, non sono soli: devono badare a un bambino di tre anni con problemi di abbandono e una voglia irrefrenabile di giocare e stare al mondo. Alexander non è più un capitano, né un maggiore: si ritrova a fare prima il pescatore di aragoste, poi una guida turistica e infine un operaio. Tatiana, invece, dopo un periodo abbastanza lungo di pausa, ritorna a fare l'infermiera, e possiamo vedere che in questo modo rinasce. Entrambi devono combattere i loro demoni, entrambi devono riscoprirsi, accettare e superare le reciproche contaminazioni del gulag. Ci riusciranno?


Alexander, quando mi hai chiesto di sposarti ti sei reso conto che il nostro matrimonio sarebbe potuto durare più di un ciclo lunare?


Il giardino d'estate è un'opera che espone come potrebbe reagire un amore unico e indimenticabile alla vita vera. L'America è un luogo libero, pieno di scelte e di possibilità: saperci vivere e sopravvivere sta proprio nel capire come sfruttare al massimo queste senza che prendano il sopravvento.  Tra lusso, tentazioni, alcool, fumo, feste e capricci, Shura e Tania dovranno essere in grado di riscoprirsi e vedere se il loro è davvero un amore per sempre. 
In molti casi vi deluderanno, ma alla fine ho capito che era necessario. La storia di Shura e Tania sarebbe stata troppo perfetta senza intoppi od errori. In questo modo, entrambi crescono, maturano e capiscono come poter vivere in un ambiente che è completamente l'opposto della Russia del '43.




Quando ci incontreremo a Lvov, io e il mio amore...


Lo stile di scrittura di Paullina Simons è instancabile e accattivante. Ho letto più di 600 pagine in soli due giorni, mentre stavo preparando un esame. Non riuscivo davvero a staccarmene: dovevo capire cosa sarebbe successo di lì a poco e non riuscivo a fare proprio altrimenti.

Mi dispiace che questa trilogia sia finita, mi dispiace non leggere più una riga riguardo questo amore indimenticabile, che ti scuote dentro e che ti fa vivere emozioni inimmaginabili. Penso che continuerò a rileggere Il cavaliere d'inverno per tutta la vita, perché so con sicurezza che non ne avrò mai abbastanza. 





Voto:

Bellissima conclusione di 
un'epica storia d'amore

-Mari

Nessun commento:

Posta un commento