Recensione "The Winner's Curse" by Marie Rutkoski

Ciao ragazzi!

Come state? Ho appena finito un libro e subito dopo aver girato l'ultima pagina mi sono detta di dover scrivere subito una recensione sul blog. E' stato un romanzo che mi ha colpita da subito e nel mio piccolo vorrei farlo conoscere il più possibile. Premetto che non è ancora stato pubblicato in Italia, tuttavia i capitoli sono molto scorrevoli e l'inglese è abbastanza semplice e immediato (eccetto per termini specifici necessari nel contesto in cui si sviluppano le vicende). Come avete letto dal titolo di questo post, il libro di cui sto parlando è The Winner's Curse, primo volume della trilogia The Winner's Curse, scritta da Marie Rutkoski di cui vi ho già anticipato qualcosa nel post In My Mailbox.

Ecco a voi la nostra recensione!

Titolo: The Winner's Curse (The Winner's Curse Trilogy #1)
Autore: Marie Rutkoski
Editore: Bloomsbury
Pagine: 368

Prezzo cartaceo: €16.63

Prezzo ebook: €5.15

Data di pubblicazione USA: 4 Marzo 2014

Data di pubblicazione Italia: Inedito

Sinossi:

Come figlia del generale in un vasto impero che si diverte a far la guerra e rende schiavi coloro che conquista, Kestrel ha due scelte: unirsi all'esercito o sposarsi. 

Tuttavia, Kestrel ha altre idee in mente.

Un giorno, si stupisce nel trovare uno spirito buono in Arin, un giovane schiavo in lista per essere acquistato. Seguendo il suo istinto, Kestrel lo compra - e per un sensazionale prezzo che scatena il gossip del popolo. Non ci vuole tanto tempo finché lei dovrà nascondere il suo crescente amore per Arin. Ma anche lui ha un segreto e Kestrel impara velocemente che il prezzo che ha pagato per lui è molto più alto di quello che avrebbe potuto mai immaginare.

The Winner’s Curse is when you come out 

on top of the bid, but only by paying a steep price. 

Ho letto questo romanzo in due giorni. Due giorni solo perché dovevo studiare, andare all'università e fare gli allenamenti di pallavolo, altrimenti l'avrei letto in meno di 24h.

Infatti, mi ha completamente scombussolata. Ho avvertito le stesse emozioni, delusioni, gioie, speranze e disperazione dei personaggi come se le stessi provando io. The Winner's Curse non è semplicemente la storia di un ragazzo e di una ragazza che provano dei sentimenti l'uno per l'altra e non possono stare insieme. E' una storia di guerra, di sentimento di appartenenza, di fedeltà alle proprie, di coraggio, di strategia, di amore, di passione, di amicizia, di duelli e di gossip. Qualcuno potrebbe associarla alla nota opera di Shakespeare Romeo e Giulietta, ma secondo me è molto di più. I due personaggi lottano per il proprio popolo, per le proprie vite e per quelle delle persone a loro più care, spesso anche a danno dell'altro. Quanto può essere forte un sentimento? Può superare il bene che si vuole al proprio popolo e ai propri ideali? Chi abbiamo intenzione di diventare? Cosa vogliamo  dalla nostra vita? E' giusto considerare solo le proprie verità e non anche quelle degli altri?

He knew the law of such things: people in brightly 

lit places cannot see into the dark.

Kestrel è la figlia del generale dell'esercito dell'imperatore di Valoria. Da sempre è stata abituata a tutti i comfort della sua posizione: è abituata a dare ordini, ad avere sempre l'ultima parola e lo stesso suo impeto da stratega la porta a mettere tutti in discussione. Ricerca sempre la verità e spesso gioca con le altre persone per valutarle e vedere se le loro decisioni sono inclini ad essere influenzate. E' una ragazza molto intelligente, che usa il proprio cervello e le proprie deduzioni per vincere e avere sempre ragione. Se si mette in testa qualcosa, non agisce d'istinto, ma riflette e analizza le diverse alternative, facendo sempre centro. Il padre vorrebbe che si unisse all'esercito, per sfruttare le sue qualità di stratega, conquistando i territori ai confini dell'impero e debellando i popoli barbarici. Tuttavia, lei ha qualcos'altro in mente: prima di tutto non è molto portata per la lotta, inoltre non vorrebbe rovinare le sue mani da musicista. Le cose a cui, infatti, tiene di più sono la sua balia Enai, il suo piano e il suo cavallo Javelin. Kestrel può sembrare fredda e calcolatrice, ma sfrutta queste sue caratteristiche solo per proteggersi in un mondo in cui chi non sa difendersi da pugnali e da gossip soccombe. Cosa succederebbe però se sulla sua strada si mettesse qualcuno che le da del filo da torcere?

Happiness depends on being free, 

and freedom depends on being courageous.

Arin è lo schiavo che Kestrel ha acquistato all'asta del paese. Lui si è proposto come fabbro, ma in realtà Kestrel pensa che sia un cantante. E' arguto, intelligente e naturalmente bellissimo. Con due occhi grigi che stregano. Ma sarà davvero solo questo? Non vi anticipo altro su di lui: lo scoprirete da soli ;)

Arin smiled. It was a true smile, which let her know 

that all the others he had given her were not.

Vogliamo parlare della copertina? Secondo me è bellissima: dal vivo i colori sono ancora più vividi e accentuati, con una texture metallizzata. Nella versione rigida, inoltre, le pagine sono invecchiate (come in The Queen of the Tearling per intenderci). In più, l'impaginazione è davvero originale e piacevole, con un carattere che rende la lettura molto fluente e scorrevole. So che può sembrare strano, ma quando leggo dei libri in inglese, il testo condiziona molto la mia velocità di lettura e il mio apprezzamento per il romanzo stesso.

Quindi, cosa dire? Questo romanzo mi è piaciuto tantissimo. Adoro il fatto che ci siano dei giochi di strategia, delle lotte intellettuali tra tutti i protagonisti e adoro il fatto che non sia incentrato solo sull'amore, ma su tanti altri sentimenti. I due protagonisti vanno incontro a una lotta interiore, che li rende umani e sicuramente più credibili. Non mancano delle scene abbastanza cruenti e crude, ma anche dei momenti di tenerezza e di serenità. Devo anche ammettere che è riuscito quasi a farmi commuovere in un paio di momenti (o forse qualcuno di più?). Questo romanzo merita ragazzi, eccome se merita!

Voto:

Interessante e coinvolgente. 

La mezza stellina solo perché mi sono sentita tanto 

coinvolta da stare male. Marie non dovevi farmi questo! 

-Mari