sabato 9 giugno 2018

Recensione: "L'amore nella fila 27" di Eithne Shortall

19:06:00 1 Comments



Buongiorno a tutti lettori!
Ieri ho terminato la lettura de L'amore nella fila 27 di Eithne Shortall, romanzo che mi è stata gentilmente offerto dalla casa editrice DeA Planeta Libri e che verrà pubblicato il prossimo 12 Giugno. Segnatevi questa data, perché secondo me è un'occasione da non perdere!
Ecco a voi la mia recensione!



Titolo: L'amore nella fila 27
Titolo originale: Love in Raw 27
Autore: Eithne Shortall
Editore: DeA Planeta Libri
Pagine: 383
Data di pubblicazione ITA: 12 Giugno 2018

Sinossi:
Chi non hai mai fantasticato, almeno una volta, di trovare l'amore ad alta quota? Di prendere posto, allacciare le cinture, e alzare lo sguardo per scoprire che sul sedile accanto siede la sua anima gemella? Cora Hendricks è così: un'inguaribile romantica. Convinta che un cuore in transito sia naturalmente più esposto alle frecce di Cupido, e che, complice il sorriso di una hostess e il magico potere del destino, anche un caffè brodoso possa trasformarsi nel migliore afrodisiaco. A quasi trent'anni, Cora abita a Londra e lavora come impiegata per una piccola compagnia aerea. Dopo l'ultima, devastante delusione amorosa - un berlinese di nome Friedrich - si impegna a favorire incontri romantici tra i passeggeri che, ignari, si presentano al banco del check-in, affidandosi solo a internet e alla propria intuizione per fare in modo che i candidati più compatibili si ritrovino a sedere vicini. Dove? Nella fila 27, naturalmente: il minuscolo laboratorio amoroso nel quale Cora, con la complicità di una collega, insegue con ostinazione la formula della felicità altrui. È un campionario umano vasto e variegato quello che passa dai sedili della fila 27: per una scintilla che scocca e una relazione che prende quota, un'altra precipita senza paracadute. Ma anche il Cupido più incallito prima o poi abbassa la guardia, e non è detto che per Cora non si avvicini il momento di riporre il tavolinetto, raddrizzare lo schienale e affrontare il viaggio più romantico (e turbolento) di sempre: l'unico che non contempla misure di sicurezza.





Gli aeroporti sono luoghi in cui tutta l'umanità si incontra.


Cora è una giovane ragazza inglese di 28 anni, che, dopo una delusione amorosa, si ritrova a lavorare per la stessa agenzia aerea in cui per anni ha lavorato la madre. Occupandosi del check-in, ha il compito di assegnare i posti in aereo ai diversi passeggeri. Questo per lei, però, non è solo un lavoro, è diventato una vera e propria passione, un modo in cui può esprimere al meglio la sua natura romantica. Dovete sapere, infatti, che Cora si fa spesso chiamare Cupido: nella fila 27 cerca di posizionare delle papabili coppie, affinché, anche se lei non riesce ad avere una vita amorosa appagante, possa almeno aiutare gli altri a trovare l'amore. Aiutata da diversi assistenti di volo e amici, Cora tiene una vera e propria tabella dei suoi successi, che ammira ogni sera prima di addormentarsi da sola nel suo letto. Inutili sono le continue incitazioni da parte di parenti ed amici a trovare una nuova persona da avere accanto. Cora sta bene così, la sua felicità è nelle persone che trovano l'amore nella fila 27. Ma cosa succede quando arriva un passeggero che non riesci (o non vuoi) accoppiare con nessuno?


A Cora piaceva pensare che il suo ruolo di Cupido dei cieli fosse la sintesi delle sue qualità migliori: immaginazione, romanticismo, un vivo interesse per le persone. Sì, certo, poteva anche essere considerato il passatempo di una ficcanaso, ma per il momento nessuno l'aveva accusata di questo. Almeno, non apertamente.


Lo stile di scrittura de L'amore nella fila 27 è scorrevole, scherzoso, leggero e divertente. Oltre alla storia di Cora, infatti, ci vengono presentati di volta in volta gli esperimenti su ogni volo aereo, senza filtri,  testimoniando successi o completi buchi nell'acqua. A questa dimensione semplice e quotidiana di Cora, vediamo contrapposta la sua debolezza e impotenza nel rapporto con sua madre, Sheila. Questa è sempre stata una donna energica e frizzante, piena di voglia di vivere, dopo però aver scoperto di avere una forma precoce di Alzheimer, il suo declino psicologico ed emotivo si fa sempre più evidente. Cora cerca di lottare contro questa malattia passando del tempo con lei - la quale ha deciso di andare in una casa di cure sperimentali per non pesare sui figli - cercando di coltivare quanti più ricordi e attimi insieme possibili.

L'elemento che ho apprezzato maggiormente di questo romanzo è la capacità dell'autrice di inserire momenti di quotidianità che possono risultare spiazzanti per il lettore, ma che risultano drammaticamente reali per molti di noi. La malattia di Alzheimer è terribile, è quello che non vorremo mai ci accadesse: dimenticare le persone che più abbiamo voluto bene nella nostra vita ed essere consapevoli che nel momento in cui ci dimenticheremo tutto le faremo soffrire immensamente. Eithne Shortall è riuscita a inserirla nella sua storia romantica senza troppi giri di parole, senza risultare pesante e senza scendere nel ridicolo. Trattare di queste condizioni senza esagerare, secondo me, è davvero difficile ed è anche per questo motivo che L'amore nella fila 27 mi è piaciuto così tanto.


Il tuo è un cuore grande. E' sempre stato così. Ma un cuore così grande è sempre a rischio di cadere vittima del fuoco incrociato. Non devi mai dimenticarti che se si spezza, si riaggiusta. Il cuore è lì per essere usato.


Questo, infatti, è sì un romanzo romantico, ironico divertente e sprizzante, ma non vi riempirà di illusioni e di frasi fatte. Non racconta una storia perfetta: ognuno di noi ha i propri sogni e i propri obiettivi e anche in questo romanzo c'è chi si sforza e non li raggiunge, chi ci riesce ma li trova insoddisfacenti e chi invece non agisce e si limita a sognare .

Consiglio L'amore nella fila 27 a tutti coloro che cercano un testo leggero, divertente, ma reale, per poter passare un pomeriggio estivo spensierato con tantissime positive vibes.



Voto:


La lettura perfetta per la vostra estate
e se volete stare in grande compagnia.

-Mari
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venerdì 8 giugno 2018

Recensione: Lord of Shadows (Il Signore delle Ombre) by Cassandra Clare

13:47:00 0 Comments


Buongiorno a tutti lettori!
Ben 7 ore fa, precisamente alle due di notte, ho terminato la lettura di Lord of Shadows, secondo libro della serie The Dark Artifices di Cassandra Clare, tradotto in Italia da Mondadori come Signore delle Ombre.
Volete sapere come mi sento adesso? Beh, dire che sono distrutta è poco. La Clare non si risparmia mai quando scrive un libro e non risparmia mai neanche noi. Aspettare sei mesi per leggere Queen of Air and Darkness sarà molto dura.
Enjoy!💜





Titolo: Signore delle Ombre
Titolo originale: Lord of Shadows
Autore: Cassandra Clare
Editore IT: Mondadori
Editore US: McElderry Books
Pagine: 699
Data di pubblicazione IT: 19 Settembre 2017
Data di pubblicazione US: 23 Maggio 2017


Sinossi:
Onore, senso del dovere, rispetto della parola data: questi sono i principi che guidano l'esistenza di ogni Shadowhunter. Oltre alla certezza che non esista un legame più sacro di quello che unisce due parabatai, compagni di battaglia destinati a combattere e a soffrire insieme. Un legame che mai e poi mai - questo dice la Legge - dovrà trasformarsi in amore. Emma Carstairs sa bene che il sentimento che la unisce al suo parabatai, Julian Blackthorn, è proibito e che proprio per questo potrebbe distruggere entrambi. Sa anche che, per non rischiare la loro vita, dovrebbe scappare il più lontano possibile da lui. Ma come può farlo, proprio ora che i Blackthorn sono minacciati da nemici provenienti da ogni dove? L'unica loro speranza sembra racchiusa nel "Volume Nero dei Morti", un libro di incantesimi straordinariamente potente su cui tutti vogliono mettere le mani. Per questo, dopo aver stretto un patto con la Regina Seelie, Emma, la sua migliore amica Cristina, Mark e Julian Blackthorn partono alla ricerca del libro, affrontando mille insidie, imbattendosi in potenti nemici ben consapevoli che nulla è ciò che sembra e nessuna promessa è degna di fiducia. Nel frattempo, a Los Angeles, la tensione crescente tra Shadowhunter e Nascosti ha rafforzato la Coorte, la potente fazione interna al Consiglio strenua sostenitrice della Pace Fredda e disposta a tutto pur di impossessarsi dell'Istituto. Ben presto però un'altra, nuova minaccia si fa avanti, sotto le spoglie del Signore delle Ombre - il Re della Corte Unseelie -, che spedisce i propri guerrieri migliori sulle tracce dei Blackthorn e del libro. Con il pericolo ormai alle porte, Julian concepisce un piano rischioso che prevede la collaborazione con un personaggio imprevedibile. Ma per ottenere la vittoria finale sarà necessario pagare un prezzo che lui ed Emma non possono nemmeno immaginare, e che avrà ripercussioni su tutti coloro e tutto ciò che hanno di più caro al mondo.








The world can burn if my family lives.



In Lady Midnight avevamo lasciato Emma, Julian e tutti gli altri personaggi in sospeso, Malcom apparentemente morto e una nuova maledizione con cui fare i conti.
Se pensavate che in questa serie la Clare ci lasciasse respirare un po', beh vi sbagliate, perché quello che è accaduto nel primo libro è solo l'inizio, è solo la punta dell'iceberg. In Lord of Shadows, infatti, l'autrice ci dimostra che la realtà è molto più complessa di quello che sembra. Mostri marini, maledizioni, Centurions, discriminazioni, segreti, sacrifici e peccati mortali sono gli ingredienti principali di questo secondo volume.
In The Dark Artifices e in particolare in Lord of Shadows, Cassandra Clare esplora nei dettagli il mondo delle fate, che nei due precedenti cicli della serie Shadowhunters aveva lasciato un po' in sospeso. Personalmente, ho sempre adorato i testi e le storie che avessero qualcosa a che fare con il mondo dei Faerie: allo stesso tempo sono incantevoli e spietati e trovo intrigante capire se nelle loro parole c'è un secondo significato o un tranello nascosto.



I trust you always to keep fighting, Emma. I trust you not to ever give up.


Non voglio anticiparvi troppo della trama perché secondo me bisogna gustarla man mano e con i giusti tempi, però vorrei parlarvi dei miei personaggi preferiti.
Iniziamo con Julian perché lo amo. Per anni ha sopportato da solo sulle sue spalle il peso di tutta la sua famiglia e dell'Istituto Shadowhunters di Los Angeles. E' leale, affidabile e irremovibile. Farebbe di tutto per la propria famiglia e per la sua Emma. Ha un cuore di spine, che difficilmente lascia scorgere all'esterno. Julian è la persona su cui tutti possono contare e fare affidamento. Immagino quanto per lui possa essere difficile avere tutte queste responsabilità: verso di lui provo molta compassione ma anche molto rispetto.
Emma, nonostante tutte le sue risposte ironiche e il suo comportamento scherzoso, secondo me incarna la voce della ragione. E' impavida, coraggiosa, forte, determinata e gentile. Il suo cuore è puro e brillante. In Lord of Shadows vedremo ancora le sue grandi capacità in battaglia con la sua spada Cortana e spero in Queen of Air and Darkness di saperne ancora di più su di lei e sulla sua famiglia.



I  A-M  R-U-I-N-E-D.


Poi abbiamo Mark. Se avete letto la mia recensione di Lady Midnight (qui), saprete che lui è sempre stato uno dei miei preferiti. Non ha paura di esprimere quello che pensa e quello che sente, anche se per alcuni può risultare disturbante. Esprime le proprie emozioni e sensazioni al massimo, lottando tra la sua voglia di libertà e l'amore per la sua famiglia.
Cristina è un altro personaggio che stimo e rispetto moltissimo. Può sembrare una rosa delicata e gentile, ma nel giusto momento è in grado di tirare fuori le sue spine e farsi valere. Come dice anche Kieran, nuova rivelazione di LoS, è semplice amarla.
Livvy, infine, è la rivelazione di questo secondo volume. Rispetto a Lady Midnight la vediamo in molte più occasioni e anche lei dimostra una grande forza di volontà e uno spirito invidiabile. Farebbe di tutto per il fratello gemello Ty e in questo un po' mi ci rivedo in lei.






"There's nobody else I'd rather be like than you," she said. "I want you to be proud of me."



In Lord of Shadows torneranno anche molti personaggi dei precedenti cicli e secondo me la presenza alterna di tutte queste grandi figure già sta ad indicare che si prospetta l'arrivo di una nuova e terribile guerra nel panorama Nephilim, forse la peggiore di tutte.

In ogni sua opera, Cassandra Clare tratta sempre dei temi e degli argomenti molto importanti e per poterli gestire bene e non cadere nel ridicolo è necessaria un'abilità eccezionale. Stimo il fatto che lei non scriva solo per raccontare una storia, ma per mettere in discussione il pensiero lettore e per coccolare coloro che spesso vengono lasciati ai margini della società. Nei finali però rimane sempre cattivissima.



I should never have touched you, [...] I never thought what we had could break so easily.


Aspettare sei mesi per leggere Queen of Air and Darkness sarà difficilissimo, anche perché l'editrice della Clare ha affermato che QOAAD è la sua opera migliore. Io ho già preparato i fazzoletti, e voi?



Voto:


Forte, pieno di azione,
vi trapasserà il cuore.


-Mari

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