Gooooood afternoon boys and girls!
Forse avete notato, se ci seguite su Instagram (@the_wanderingsofreaders), che per Natale ho ricevuto la copia cartacea di Half Lost di Sally Green. Recentemente, ho acquistato anche i primi due volumi della serie, Half Bad e Half Wild. Oggi, vi propongo la recensione del primo volume, che ho divorato in un giorno.. Infatti, penso che me la prenderò comoda a leggere gli altri due, perché è una serie davvero fantastica.
Titolo: Half Bad
Titolo originale: Half Bad (Half Bad #1)
Autore: Sally Green
Editore: Rizzoli
Pagine:
Data di pubblicazione:
Sinossi:
La magia esiste, ed è spaccata da una guerra millenaria. Appartenere a un fronte definisce il ruolo di ciascuno nel mondo, garantisce compagni e alleanze; ma soprattutto decide chi sono i nemici, che vanno giustiziati senza rimorso. Nathan vive in una zona grigia: figlio di una maga Bianca e dell'Oscuro più terribile mai esistito, cresce nella famiglia materna, evitato da tutti, vessato dalla sorellastra, perseguitato dal Concilio che non si fida di lui e anno dopo anno ne limita la libertà , fino a rinchiuderlo in una gabbia. La stessa guerra che divide il mondo della magia si combatte nel cuore di Nathan, in perenne bilico tra le due facce della sua anima, che davanti alla dolcezza di Annalise vorrebbe essere tutta Bianca, e invece per reagire alle angherie si fa pericolosamente Nera. Ma è difficile restare aggrappato alla tua metà Bianca quando non ti puoi fidare della tua famiglia, della ragazza di cui ti sei innamorato, e forse nemmeno di te stesso.
"Il trucco è
fregarsene. Fregarsene di quanto fa male, fregarsene di tutto.
Il trucco di
fregarsene è fondamentale; è l'unico trucco che ti rimane a disposizione.
Perché questa è una gabbia accanto a un cottage, circondato da
colline, alberi e cielo.
Una gabbia da un
trucco solo."
Questo romanzo è diverso da tutti gli altri che ho
letto finora. In primo luogo, il punto di vista è quello maschile. Di solito
tendo a leggere libri con un POV femminile perché riesco ad immedesimarmi di
più.. In questo caso, invece, spinta da tutti i commenti e recensioni positivi,
ho deciso di intraprendere questa lettura e per adesso non posso che dirmi
soddisfatta!
L'autrice non ha utilizzato il classico schema
narrativo, con capitoli lunghi, corposi e discorsivi. La narrazione è spezzata:
alcune volte le frasi sono lunghe come battiti del cuore; altre come respiri,
decisamente più lunghe; e altre ancora come uno scatto in velocità di 100 metri.
Ci sono, però, anche dei momenti, degli istanti, che durano una vita e in cui ci
si ferma a riflettere e ad ammirare.. Cosa? La natura, un sentimento, una tempesta o la fine.
Half Bad è un misto di paura, riscatto, vittoria, sconfitta, speranza, amore, amicizia e famiglia.
Half Bad è un misto di paura, riscatto, vittoria, sconfitta, speranza, amore, amicizia e famiglia.
“Il nuovo trucco non è più semplice del vecchio.
Il nuovo trucco è stare nel presente… Perdersi nei suoi dettagli… Divertirsi!”
È inutile negare che il personaggio che mi è
piaciuto di più è stato Nathan, il
protagonista e voce narrante. Egli è nato in una società divisa tra Incanti
Bianchi e Incanti Neri, in cui non viene accettato perché è entrambi. Sta
da decidere però se sia Mezzo Nero o Mezzo Bianco. Egli è nato e vissuto in una
casa di Bianchi, peccato che è il simbolo di un’unione nefasta tra una Bianca e
il Nero più potente che sia mai esistito. Ha sempre creduto di essere una
disgrazia, ha sempre ricevuto gli scarti di tutti gli altri e un
amore vero esincero solo dal fratello Arran e dalla nonna. Peccato che la sorella
maggiore abbia sempre preferito vederlo–
No scusate. Non voleva neanche vederlo. Lo voleva proprio morto.
No scusate. Non voleva neanche vederlo. Lo voleva proprio morto.
Nathan cerca di fare il duro e quello che non ha
bisogno di affetti o di comprensione. Ma, in realtà , non ha fatto altro che
inseguire per tutti i suoi 16 anni l’idea che si è fatto del padre: alto,
spietato verso i nemici, ma fedele ai suoi affetti, capelli neri e occhi più neri
del buco nero più grande dell’universo.
Proprio come i suoi. Proprio come tutti quelli degli Incanti Neri.
Proprio come i suoi. Proprio come tutti quelli degli Incanti Neri.
Ci sono, inoltre, tanti altri personaggi secondari:
Annabelle, erede
di una delle famiglie di Incanti Bianchi più puri al mondo;
Gabriel, Incanto
Nero che nasconde una grande storia di perdite alle spalle ma ha –forse, perché
non l’ho capito molto- un grande cuore dentro di sé
Arran, Incanto
Bianco che ha sempre amato il fratello, quando tutti lo allontanavano, perché sangue
del suo stesso sangue
Ellen, una
ragazza metà umana e metà Bianca, che secondo me ci riserverà grandi e belle
sorprese. Lei è, infatti, il mio personaggio femminile preferito.. per adesso.. con
questi autori impertinenti non si può mai sapere!!!
“Ma anche con tutta quella sofferenza, quel dolore e quelle crudeltà mi
dico che forse i miei antenati hanno trovato la felicità , anche se per poco. Mi
dico che io ne sarei capace, e che per forza anche loro lo erano. Lo spero. Lo
spero. Lo spero.”
In questo romanzo, non tutto quello che
può sembrare vero e reale lo è davvero e non tutte le fantasie rimangono solo
tali. Half Bad è un viaggio alla
ricerca di un posto nel mondo, di un posto in cui si possa essere accettati per
come si è e non per quello che si può dare o si può diventare.
Voto:
Lettura interessante, grandi aspettative
per il secondo volume!
per il secondo volume!
-Mari
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