giovedì 10 settembre 2020

Recensione: "Questo amore sarà un disastro" di Anna Premoli






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Titolo: Questo amore sarà un disastro

Autore: Anna Premoli

Casa Editrice (italiana): Newton Compton Editori

Data di pubblicazione (italiana): 7 ottobre 2019

Formato letto: ebook, 0.99












“Voler bene a una persona ci espone potenzialmente a un’incredibile sofferenza; non siamo mai così indifesi come quando amiamo in modo profondo.

Vorrei iniziare questa recensione in un modo atipico, ovvero commentando questa frase tratta dall’ultimo libro pubblicato nel 2019 dalla Premoli. Ho letto questo libro ad inizio gennaio e, mea culpa, sono leggermente in ritardo con la recensione. Ringrazio il mio fidato Kindle che mi da la possibilità di sottolineare tutte quelle frasi che mi entrano un po’ nel cuore, dato che non posso fare la mia abituale “aletta” sull’angolo in alto delle pagine – sì, sono quel tipo di persona. 

 Dunque, che dire su questa frase? La Premoli, conosciuta anche come Regina indiscussa del romance italiano, le mette in bocca a Edoardo, protagonista maschile di questo suo romanzo, personaggio abbastanza complicato, di cui parlerò qualche riga sotto. La verità di questa affermazione è quasi sconvolgente da quanto risulti essere scontata, seppur non facile da ammettere. E nemmeno così semplice da affrontare. Quante volte è capitato di tenere le persone a distanza utilizzando una scusa piuttosto che un’altra? Quante volte ci siamo detti “massì, non ne valeva la pena”? Non è per niente facile ammettere di essere vulnerabili e ve lo posso confermare per esperienza personale: detesto profondamente dimostrarmi debole agli occhi degli altri. Non sono una persona a cui interessi particolarmente il parere altrui, ma do una grande importanza a quello delle persone che mi sono più vicine. Quindi sì, detesto mostrarmi debole. E tutti i rapporti che stringo con le persone a cui voglio bene sono un rischio di mostrare la vera me. E questo potrebbe farmi male. So che non sono l’unica a trincerarsi in se stessa nella maggior parte dei casi in cui incontra persone nuove e, crescendo, ho imparato ad affrontare questa mia paura. Sì, perché questo modo di agire è basato sulla paura di mostrare questo nostro lato vulnerabile al mondo esterno. Sarà per la società in cui siamo cresciuti, sarà per la nostra personalità, ma alla fin fine, se vogliamo veramente entrare in connessione con l’altro, o meglio, quando ci rendiamo conto di volere veramente bene a qualcuno, abbiamo automaticamente abbattuto le nostre difese, dandogli il grande potere di farci del male. Il discorso finale è: ne vale la pena? Credo che la risposta la si debba dare da soli. Posso semplicemente condividere la mia. Sì, ne vale la pena, ma solo a chi tu voglia dare la possibilità. Anche se non sempre siamo noi a decidere a chi volere bene, sappiamo sempre che ci sarà qualcuno a darci una mano a superare i momenti meno belli, nel momento del bisogno. Affidatevi soprattutto a loro, senza dare mai scontata la loro presenza. Siateci per loro, sempre. Apritevi e date loro una mano ad aprirsi. 

 Tornando al libro in sé, posso solo dire che non mi aspettavo niente di meno dalla Premoli. Anzi! Leggendo questo libro come l’ultimo di una lunga serie scritti dall’autrice italiana, ci si può rendere conto di come sia evoluta la sua capacità narrativa e descrittiva e di come riesca sempre di più a scavare nella personalità dei suoi protagonisti. 

 Ambientato tra Milano ed un paesino sul lago Maggiore, si snoda tra il mondo esclusivo dell’alta finanza e quello “normale”. I protagonisti hanno una storia famigliare agli antipodi, entrambi hanno dovuto affrontare delle difficoltà per diventare ciò che sono.  

 “Oltre ad essere fisicamente attraente, Edoardo è anche molto altro: è sveglio, veloce, determinato,ironico, franco fino ad apparire quasi antipatico, ma comunque vero.”

Da una parte troviamo Edoardo, cresciuto in uno dei quartieri più malfamati di Milano, da genitori che non hanno fatto niente per stimolarlo ed incoraggiarlo ad essere quello che voleva, insegnandogli solamente l’arte del lamentarsi. Eppure, è riuscito a diventare un uomo potente nel suo ambito, a scapito, però dei rapporti umani. Infatti, a parte i suoi due soci, non ha nessun altro. Edoardo ormai si affida solo all’immagine che da di se stesso, concentrandosi sul presente, quasi dimentico che, dopo ogni tramonto, c’è l’alba del giorno successivo a chiedere il conto.

Dall’altra, troviamo Elena, una donna che è cresciuta in Brianza, in una famiglia di imprenditori, a cui non è mai mancato nulla: buona istruzione, buon lavoro alla laurea, amici ed amiche su cui fare affidamento, solide origini. Peccato che, in uno dei momenti cruciali per l’azienda di famiglia, in cui lei investe una posizione di spicco, le viene a mancare la fiducia della sua famiglia. O meglio, la famiglia decide di non ragionare e di assegnare la direzione dell’azienda al fratello maschio, per rispettare una tradizione antica quanto obsoleta, per non parlare di sbagliato. E allora Elena decide di rinnovarsi e dare una svolta alla sua vita, lasciandosi tutto alle spalle. O almeno è quello che avrebbe voluto. Ma Edoardo non sembra essere della stessa idea. 

Con questo libro ho avuto una bella doccia di realtà. Non sto ad entrare nello specifico per evitare spoiler, ma la Premoli narra una storia diversa e normale nelle sue imperfezioni, con i cliché tipici del mondo dei bauscia milanesi e dei piccoli-medi imprenditori brianzoli. Una storia d’amore che non è solo rose e fiori e lieto fine, ma che mostra come una coppia di trentenni, che sanno quello che vogliono dalla vita, si rendono conto che avevano sbagliato e sono pronti a rivedere le loro priorità. E, ragazzi, non aspettate di avere la loro età per rivedere le vostre priorità, perché, magari, vi sveglierete un giorno e capirete di aver commesso un errore. I rimpianti sono la cosa peggiore che si possa avere.

Ho letto qualche recensione su Amazon prima di comprare l’ebook e anche dopo averlo letto e mi trovo in totale disaccordo con la maggior parte: questo libro è uno dei migliori scritti dalla Premoli. È vero. È un libro vero che parla di una storia d’amore inserita in un contesto inusuale che, a mio parere, è riuscito a valorizzare la trama. Spero che l’autrice continui su questa linea. E, dato che il secondo libro di questa nuova serie è appena stato pubblicato, non vedo l’ora di leggerlo per sapere che succede tra i due opposti dello stile!

Ed eccoci arrivati al momento che voi attendete di più: quello del voto. Direi che siamo ad un 4 stelle su 5 e ad un 7 ½ - 8 su 10 (scusate ma non sono riuscita a decidermi…). 

Ah! Se non lo abbiate capito, provengo dalla Brianza, cuore della produzione lombardo-italiana. Tenete duro ragazzi, rispettate le regole ed il SARS-COVID19 sarà a breve solo un ricordo.

#nonmollate


 Cordialmente,

 B. 


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