sabato 10 ottobre 2020

Recensione: "La Guerra dei Papaveri" di R. F. Kuang

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Ciao a tutti lettori!

In previsione dell'uscita de La Guerra dei Papaveri di R. F. Kuang, edito Mondadori, è stato organizzato un blog tour da Spill the Book, che va dal 9 al 18 Ottobre. Vi consiglio di appuntarvi i blog che parteciperanno, dato che pubblicheranno diversi articoli molto interessanti nell'arco della prossima settimana oltre alle proprie recensioni. Li potete trovare tutti elencati nel banner alla fine di questo articolo. 

Oggi, qui, vi propongo la mia recensione.

Buona lettura!


Titolo: La Guerra dei Papaveri
Titolo originale: The Poppy War
Autore: R. F. Kuang
Editore: Mondadori
Genere: Adult Fantasy
Data di pubblicazione ITA: 13 Ottobre 2020


❗Trigger Warning: in questo libro sono presenti diversi elementi che potrebbero ledere la vostra sensibilità come guerra, droga, dipendenza, razzismo, genocidio, bullismo, tortura, omicidio, stupro, misoginia. E' un Fantasy per adulti a tutti gli effetti. 





Sinossi:
Rin ha passato a pieni voti il kÄ“jÅ­, il difficile esame con cui 
in tutto l'Impero vengono selezionati i giovani più talentuosi che andranno a studiare all'Accademia. Ed è stata una sorpresa per tutti : per i censori, increduli che un'orfana di guerra della provincia di JÄ« potesse superarlo senza imbrogliare; per i genitori affidatari di Rin, che pensavano di  poterla finalmente dare in sposa e finanziare così la loro impresa criminale; e per la stessa Rin, finalmente libera da una vita di schiavitù e disperazione. Il fatto che sia entrata alla Sinegard - la scuola militare più esclusiva del Nikan - è stato ancora più sorprendente.
Ma le sorprese non sono sempre buone.
Perché essere una contadina del Sud dalla pelle scura non è una cosa facile alla Sinegard. Presa subito di mira dai compagni, tutti provenienti dalle famiglie più in vista del Paese, Rin scopre di avere un dono letale: l'antica e semileggendaria arte sciamanica.
Man mano che indaga le proprie facoltà, grazie a un insegnante apparentemente fole e all'uso di papaveri da oppio, Ron si rende conto che le divinità credute defunte da tempo sono invece più vive che mai, e che imparare a dominare il suo potere può significare molto di più che non sopravvivere a scuola: è forse l'unico modo per salvare la sua gente, minacciata dalla Federazione di Mugen, che la sta spingendo verso il baratro di una Terza guerra dei papaveri.
Il prezzo da pagare, però, potrebbe essere davvero troppo alto.


Non puoi usare gli dèi come ti pare e piace. Gli dèi sono tanto distanti dalla nostra comprensione che ogni tentativo di sfruttarli come arma può solo finire in un disastro.

R. F. Kuang sin dalle prime pagine de La Guerra dei Papaveri ci trasporta nella semplice e miserabile vita di Fang Runin, o Rin come lei preferisce farsi chiamare. La nostra protagonista è alle prese con il keju, che per i più nobili rappresenta solo un esame complesso, mentre per lei rappresenta l'unica occasione di libertà. E' un'orfana, una ragazza senza radici, senza educazione e apparentemente senza alcuna speranza. Almeno fino a quando non decide di prendere in mano la propria vita e rincorrere il suo sogno di libertà e di potere. Con metodi molto estremi, spingendo al massimo sia il suo corpo sia la sua mente, riesce a ottenere un posto d'élite alla Sinegard, la più importante accademia del Paese. Qui sin da subito viene etichettata come diversa: non appartiene alla nobiltà, non ha famiglia né un'istruzione. Il suo viaggio e la sua vita sin da subito sono complicati. Per poter, quindi, rinnegare finalmente questa sua perenne condizione di inferiorità, si spinge al limite: lotta, studia, non dorme, solo per poter dimostrare che anche lei è degna di rispetto.
Credo che questa sua continua lotta contro persone ed elementi che la vogliono inferiore sia la base di tutta la sua vita e quindi anche dell'intero libro.
Rin non è un'eroina, non è colei che salverà il mondo. E' una ragazza che cerca un suo posto nella realtà che la circonda, grazie alla propria astuzia o alla propria forza. Da Sinegard, inizia il viaggio nello scoprire il proprio io e le proprie radici e fino a dove è in grado di spingersi (sia fisicamente che mentalmente) affinché ottenga considerazione e rispetto.

"Voglio nascondermi. Voglio che qualcuno mi dica che sarò al sicuro, che questo è solo uno scherzo, un brutto sogno."
In quel momento si rese conto che per tutto quel tempo aveva giocato a fare la soldatessa, fingendo di essere coraggiosa.
Alla vigilia della battaglia, però, non se lo poteva più permettere.


Per quanto riguarda i personaggi secondari, ce ne sono diversi abbastanza interessanti come il maestro di demologia di Rin, Jiang, oppure il suo rivale all'Accademia, Nezha, o ancora Altan Trengsin, il più grande e temibile allievo della Sinegard. Tutti contribuiranno in gran parte a formare il carattere e la personalità di Rin, anche se, individualmente, vengono indagati ben poco.
Uno degli elementi che forse è mancato a La Guerra dei Papaveri e che spero verrà trattato prepotentemente nel secondo volume è l'introspezione dei personaggi secondari. Le occasioni sicuramente non mancheranno perché Kuang ha creato un mondo e dei personaggi con uno spettro di colori molto vario, che lasciano spazio a storie, sentimenti e pensieri di diverso tipo.


Un punto invece a favore è lo stile di scrittura. Nonostante sia il primo libro pubblicato da R. F. Kuang, l'autrice riesce a catapultare direttamente il lettore nel mondo dei Nikariani. Lo immerge negli eventi tenendolo incollato a ogni pagina, a ogni respiro, a ogni goccia di sangue versata. Non è una lettura semplice perché, come nella realtà, la guerra non fa sconti a nessuno e nemmeno li fa l'autrice. Vengono trattati temi importanti, duri, che sono adatti esclusivamente a un pubblico adulto, come l'abuso, la violenza, le patologie mentali, la dipendenza, il razzismo e la tortura. Lo stile di scrittura rispecchia completamente quella che è la Guerra dei Papaveri: diretta, schietta, cruda e cruenta.

Abbiamo sviluppato la capacità di ricomporre il tessuto del mondo. Che senso avrebbe non sfruttarla?

E' stata una lettura personalmente davvero interessante e stimolante: basta considerare che non riuscivo a finire un libro da qualche mese, mentre con La Guerra dei Papaveri di colpo mi sono ritrovata all'ultimo capitolo. Ribadisco ancora una volta che non è una lettura adatta a tutti: è un Adult Fantasy con tematiche forti, che vengono proposte al lettore senza alcun filtro. 


Voto:

Lettura interessante, diversa e stimolante.
Spero in una maggiore introspezione dei personaggi secondari nei prossimi volumi. 


Qui potete trovare tutte le date e gli argomenti che verranno trattati nel blog tour!



-Mari 

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