giovedì 8 dicembre 2016

Recensione "Il cavaliere d'inverno" di Paullina Simons

Ciao ragazzi!
Come state passando questo bel ponte? Anche la mia università per fortuna ha deciso di farlo, quindi avrò sicuramente più tempo per studiare e dedicarmi a voi. 
Oggi vi propongo un libro che mi ha colpita nel profondo del cuore Il cavaliere d'inverno (The Bronze Horseman) di Paullina Simons. Mi sono imbattuta in questo romanzo quasi per caso: ero su Amazon e cercavo un testo da inserire nella mia wishlist di Natale. Già la conoscevo come opera, infatti avevo letto molte recensioni positive. quello che mi frenava era il fatto che fosse storico e ambientato nella Leningrado del 1941, durante la Seconda guerra mondiale. Non sono mai stata un'amante dei libri storici e anche per quanto riguarda i film cerco sempre di evitare quelli relativi al secondo conflitto mondiale perché alla fine mi ritrovo sempre a piangere per diversi minuti. 
Questa volta però ho voluto fare un azzardo e ringrazio la mia fortunata stella per avermelo suggerito! 



Titolo: Il cavaliere d'inverno
Titolo originale: The Bronze Horseman (#1)
Autore: Paullina Simons
Editore: Rizzoli
Pagine: 700
Anno di pubblicazione: 2008



Sinossi
Leningrado, 1941. In una tranquilla sera d'estate Tatiana e Dasha, sorelle ma soprattutto grandi amiche, si stanno confidando i segreti del cuore, quando alla radio il generale Molotov annuncia che la Germania ha invaso la Russia. Uscita per fare scorta di cibo, Tatiana incontra Alexander, un giovane ufficiale dell'Armata Rossa che parla russo con un lieve accento. Tra loro scatta suvbito un'attrazione reciproca e irresistibile. Ma è un amore impossibile, che potrebbe distruggerli entrambi. Mentre un implacabile inverno e l'assedio nazista stringono la città in una morsa, riducendola allo stremo, Tatiana e Alexander trarranno la forza per affrontare mille avversità e sacrifici proprio dal legame segreto che li unisce.





Inizio questa recensione dicendovi che ho finito di leggere Il cavaliere d'inverno ieri notte alle 2:13, ma mi sembra ancora di avere Alexander e Tatiana proprio vicino a me. Sì, perché Il cavaliere d'inverno è un libro che vi rimarrà nel cuore: soffrirete insieme ai protagonisti, spererete con loro, sentirete il dolore e il freddo che li divora durante l'inverno di Leningrado e durante l'assedio. Ma morirete di gioia quando vedrete che per loro c'è una speranza e vi riempirete l'animo d'amore nel leggere dei sentimenti che li lega. Questo romanzo è sicuramente uno dei migliori che ho letto nel 2016 e di romanzi nel 2016 ne ho letti per adesso ben 118. 



"Alzando gli occhi dal gelato, vide un soldato 
che la fissava dall'altra parte della strada."


Tatiana è la classica ragazza russa: bionda, occhi chiari, pelle diafana e una profonda dedizione verso la propria famiglia e verso la Madre Russia. Vive in una di quelle "case" comuni (case tra virgolette perché si tratta di un insieme di stanze divise nelle diverse famiglie con bagno in comune dove tutti possono sentire tutto di tutti). Tania è colei che più cambierà durante il romanzo: la vedrete crescere, evolversi e diventare una vera sopravvissuta. Il suo animo e la sua forza non sembra abbandonarla mai. Forse perché ha trovato qualcuno per cui vale davvero la pena vivere.



"Mio Dio, se esisti da qualche parte, per favore insegnami 
a nascondere quello che non ho mai imparato a mostrare"


Alexander è un tenente dell'Armata Rossa, è alto, bello, con degli occhi color caramello che stregano e attirano. Inizialmente è molto misterioso: è sì un ottimo soldato, un uomo valoroso con già una medaglia al valore, ma piano piano scoprirete cosa si cela nella profondità del suo animo e cosa sta cercando di proteggere e di tenere nascosto. 



In questo romanzo non mancano gli intrighi, le relazioni impossibili, i personaggi da amare e da odiare, la morte ingiustificata e la morte giusta, le risate, le barzellette, l'amore, l'amicizia, la passione e anche la storia. Nonostante le 700 pagine, Il cavaliere d'inverno è un romanzo che leggerete in un sol respiro: lo tratterrete per tutta la storia. Per me è stato difficile separarmi dalla Leningrado del 41 e ogni volta che tornavo nell'Italia del 2016 mi sembrava di sentire ancora sulla pelle e nelle ossa il freddo dell'inverno russo, senza sole e senza speranza. 


"≪Volevo solo dirti... grazie, soldato.  Gli occhi di Alexander fissarono l'oscurità, mentre cercava di ripensare agli episodi della sua vita, della sua infanzia, a suo padre e sua madre, a Barrington. Ma in quel momento esisteva solo Tatiana che giaceva sul suo braccio addormentato e gli accarezzava il petto. Gli mise la mano sul cuore che batteva forte, poi premette leggermente le labbra sulla camicia. Alla fine si addormentò e lui fece lo stesso."

Posso affermare che questo testo mi ha cambiata? Certo. Mi ha insegnato ad apprezzare il tempo che passo con la mia famiglia (cosa che molto spesso sottovalutiamo), ad apprezzare le amicizie vere, a cercare di non lamentarmi sempre e di non chiedere sempre (soprattutto libri). Perché è vero che la storia di Tatiana e Alexander è frutto dell'immaginazione dell'autrice, ma gli eventi che hanno colpito Leningrado e il mondo intero alla metà del XX secolo sono stati reali. 
Consiglio Il cavaliere d'inverno a tutte le tipologie di lettori: è vero che è un romanzo storico, ma la trama amorosa, gli intrighi e le vicissitudini lo rendono vicino a qualsiasi anima lettrice. 


Voto:


Indimenticabile, mi rimarrà nel cuore per sempre


Buona lettura, e ricordatevi Orbeli. 💕




2 commenti:

  1. Sembra davvero interessante! Sicuramente un genere che potrebbe piacermi!
    Davvero carino anche il blog,mi sono iscritta come lettrice fissa!
    Anche io ho un blog dove parlo di libri ma anche di cucina..passa a dare un'occhiata se ti va!
    Lemillepassionidipinella.blogspot.com

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    1. Grazie mille! Si, come hai letto dalla recensione, credo che sia davvero un libro fantastico..
      Certo, passo subito :D

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