giovedì 24 agosto 2017

Flash Review: "Flawed. Gli Imperfetti" by Cecelia Ahern

Ciao ragazzi!
Come state? Proprio adesso ho finito di leggere Flawed. Gli Imperfetti, primo romanzo dispotico ed esperimento di Cecelia Ahern. L'autrice è prevalentemente conosciuta per i suoi romanzi best-seller mondiali come Ps: I love you e Love, Rosie. Come lei stessa ha affermato, l'idea di scrivere un romanzo distopico è stata improvvisa e inaspettata. Ho apprezzato molto il suo cambio momentaneo di genere, però secondo me deve ancora affinarlo. Nella recensione qui sotto vi spiego il perché.


Titolo: Flawed. Gli Imperfetti
Titolo originale: Flawed (Flawed #1)
Autore: Cecelia Ahern
Editore: De Agostini
Pagine: 416
Data di pubblicazione: 13 Settembre 2016

Sinossi:
In un futuro non molto lontano, in un mondo non molto diverso, il giudice Crevan conduce una spietata guerra contro l'immoralità. È lui e lui solo a decidere chi sia un cittadino modello, e chi invece sia un imperfetto, un essere fallato da marchiare a fuoco con una F sul petto e da allontanare dalla società civile. Celestine ha diciassette anni e non ha mai avuto dubbi sul suo ruolo nel mondo: è una figlia perfetta, una studentessa perfetta, ed è anche una fidanzata perfetta. La fidanzata di Art, il figlio del giudice Crevan. Ma un giorno tutto cambia. Celestine vede un fallato in fin di vita e sente di doverlo aiutare. D'un tratto tutto ciò che ha sempre ritenuto giusto non lo è più. Perché la compassione è più forte. Più forte della legge e delle rigide regole del giudice Crevan. Celestine decide quindi di aiutare il pover'uomo e quella decisione cambia la sua vita in un attimo.






Devo ammettere che Flawed non mi è dispiaciuto. 
È una lettura molto interessante e per alcuni aspetti (pochi) diversa dal solito. Il mondo descritto è ambientato in un futuro non ben definito, dove la società per evitare gli sbagli del passato ha istituito una Gilda, una sorta di tribunale particolare che si occupa di intercettare e condannare i cittadini imperfetti. Per la formazione, infatti, di un mondo perfetto, tutte le persone che vengono considerate pericolose per il mantenimento di questa presunta perfezione vengono marchiate come animali, vengono isolate dalla società e sono sotto stretta sorveglianza. Sicuramente, l'autrice ha voluto costruire un mondo letterario che riprenda i soprusi che sono avvenuti durante la Seconda guerra mondiale contro gli ebrei. Rispetto questa scelta e il coraggio dell'autrice di voler riprendere un tema così importante, tuttavia non penso che il risultato finale sia il migliore possibile. 
La protagonista, Celestine, è il mezzo con cui viene spiegato questo nuovo mondo, tuttavia non credo sia il testimonial perfetto. In ogni romanzo dispotico, c'è sempre una personalità che si discosta dalla società e dal mondo che la circonda e cerca di cambiarlo per il meglio o di mascherare tutti gli inganni o le incongruenze che vi sono alla base. Tuttavia, Celestine non è decisa per niente. Non si sa bene cosa pensi, è agitata da un continuo conflitto interno: in tre occasioni ha dimostrato di essere molto forte e in altre davvero sprovveduta. Sicuramente -per adesso- non può essere considerata una eroina del genere distopico. Non mi sono appassionata alla sua storia, non sono riuscita ad entrare in connessione con lei. La trama del libro si basa esclusivamente sulle punizioni che ha ricevuto e non è presente uno schema degli eventi complesso e ben architettato. Si vede che la Ahern l'ha scritta in sole 6 settimane. Preferisco di gran lunga i romanzi pieni di intrighi, di movimenti velati e di rivelazioni entusiasmanti finali. La Ahern ha cercato di inserire questi elementi in Flawed, però secondo me non c'è riuscita. Questo romanzo è prevalentemente un elenco di fatti e le uniche deduzioni più profonde sono risultate altamente scontate e comuni. Viste e riviste, lette e rilette. Naturalmente, i principi ribaditi sono essenziali e importanti, tuttavia personaggi, ambiente e storia non sono abbastanza forti da farli risaltare. Vi starete sicuramente chiedendo dei marchi: "quelli sì che sono un elemento forte!" Si, è vero, ma mi è sembrata più una caricatura. Non saprei, mi aspettavo molto di più da questo libro. 
Mi è piaciuto molto il rapporto tra Celestine e i suoi genitori, mentre mi aspettavo più spiegazioni e rilievo per i personaggi di Art, Juniper e Carrik. Quando penso a Flawed, sono sempre più convinta che sia un romanzo con un grande potenziale che non è stato sfruttato al massimo. Grandissima idea quella dei marchi e di questa società dei Fallati, tuttavia secondo me non è stata sviluppata a dovere. Più che un romanzo vero e proprio sembra un lungo prologo. Spero in qualcosa di meglio e di più profondo nel secondo libro, Perfect.

Per adesso, preferisco la Ahern come scrittrice di romance e non di distopici. Tuttavia, credo che ci riserverà molte e gradite sorprese in futuro.


Voto:

🌟🌟🌟, 5 /5
Storia carina, con un grande potenziale,
ma non sfruttato al massimo.


-Mari

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