Titolo originale: Dominio (The Dark Side #1)
Autrice: Marion Seals
Editore: self-publishing
Pagine: 671
Prezzo cartaceo: 19.42 €
Prezzo e-book: 2.99 € ( 0.00 € con kindle unlimited )
Il nostro voto:
Sinossi:
In un mondo nuovo, persistono i vecchi archetipi. Il forte contro il debole, la specie superiore contro gli ultimi.
2076: dopo una breve e sanguinosa guerra gli umani hanno esiliato i
mutanti nell’ex Alaska, ora chiamata i Territori, per timore che la
nuova specie prendesse il sopravvento. Anni dopo i mutanti, più forti e
intelligenti, sono diventati la nazione dominante, hanno trovato le cure
per le malattie più gravi e hanno reso dipendenti gli umani attraverso
l’egemonia tecnologica. In questo scenario Kendra è alla ricerca della
sua vendetta, Waylon della sua identità . Quando si incontrano sono
destinati a cambiare non solo il loro destino, ma quello di tutti.
Kendra è intelligente e caparbia, Waylon è forte e diverso da qualsiasi
altro uomo lei abbia conosciuto. In uno sfondo di intrighi e odio, si
dipanano le storie di uomini e mutanti, diversi ma ognuno alla ricerca
di qualcosa.
“Non m’importa che tu sia un mutante. Io ti guardo e vedo Waylon, tu mi guardi e vedi solo una schiava. Tuttavia sono bella e questo ha attirato la tua attenzione, altrimenti non mi avresti mai notata, per voi siamo esseri inferiori, figli di un dio minore.” “Ti sbagli, io ti guardo Kendra e vedo una donna e non una schiava o un’umana. Non m’importa che tu appartenga a una specie ritenuta inferiore, se fossimo nel mondo sarei io il monstrum, per cui credo che dovremo goderci il tempo che il destino ci ha concesso senza porci troppe domande, che comunque non hanno una risposta semplice.”
" La realtà è che noi siamo quanto di più normale esista in natura, noi siamo l’evoluzione. Se Darwin potesse vederci si sentirebbe realizzato.” -Medley
Kendra e Waylon. Lei, mutante che rinnega la sua natura, ha sempre vissuto nel mondo degli umani e cerca vendetta nei confronti di chi ha distrutto la sua famiglia. Lui, Liege dei Territori, ovvero il capo supremo ed indiscusso del mondo mutante, vuole essere all'altezza del ruolo che investe e che ha conquistato grazie a determinazione, coraggio ed al lato oscuro (the dark side), senza, però, dover per forza rimanere sottomesso al volere del suo clan, il clan Mokoare.
Il loro incontro è sia casuale che programmato: Kendra si è infiltrata nei territori come schiava e lavora come cameriera nel più famoso e ricercato ristorante di Juneau, il Purple Swan, di proprietà di Desmond, ovvero il migliore amico di Waylon. E così, venerdì 27 novembre, il Liege dei Territori si trova a difendere una cameriera da un cliente molesto e rimane attratto da lei.
E qui verrebbe da pensare: che palle!, sempre la solita storia.. -.- No, invece. Perchè la storia di Kendra e Waylon si intreccia con quella di Medley, fratello adottivo albino del Leige, e Sally, migliore amica di Kendra, anch'essa mutante ma entrata come "umana" nei territori, con il tormentato rapporto tra Dragos, membro della guardia del Liege, nonché amico di quest'ultimo, ed Ania, cugina di Waylon, con la relazione tra Desmond e Lisa, cameriera al Purple Swan, in cui l'amore si trasforma in odio, il quale, comunque, non è in grado di annullare il sentimento più potente tra tutti. Altre storie si intrecciano mano a mano che procede la narrazione, solamente una rimane "distaccata": Amiri, mutante, e Akemi, umana portatrice del gene mutante. Perché "distaccata"? Semplicemente perché Amiri è il nonno di Waylon, uno dei primi deportati mutanti. Ed ecco che, all'inizio di ogni capitolo, l'autrice racconta, dal punto di vista di Akemi, lo sviluppo economico-politico dei Territori, aiutando il lettore a capire alcuni aspetti del sistema mutante ( ad esempio, la pratica dell'Ordalia ).
Allora, devo ammettere che ho scoperto questo libro proprio per caso: stavo spulciando un elenco di libri tra cui scegliere il prossimo che avrei letto, quando, tra una serie di noiosi manuali di cucina, è comparsa la copertina di questo libro. Parliamone: chi non si farebbe incuriosire vedendo spalle, braccia e schiena di quel tipo corredate da un bel tatuaggio maori? Così, ho letto la trama e ho deciso di provare... Come è finita? Beh, non so se si era capito, ma ho finito per innamorarmi di ogni singolo personaggio ( ho un paio - o anche più - di coppie preferite: a voi farci sapere le vostre ^.^ ). Da questa volta, ho imparato a non sottovalutare i libri di cucina: tra essi si può nascondere una vera e propria sorpresa!
A questo punto vorrei dire una parola circa la tecnica narrativa utilizzata dalla scrittrice; prima non l'ho specificato, ma la storia è narrata il punto di vista della maggior parte dei suoi personaggi, sia dagli occhi dei "buoni" che da quelli dei "cattivi". Dunque, dopo aver concluso la lettura di questo libro ( devo precisare che l'ho letto e riletto più volte - cosa che non mi capita spesso di fare - ) sono andata a cercare alcuni commenti/recensioni di altra gente che l'aveva letto e sono rimasta colpita da alcune di esse che criticano la tecnica narrativa che attribuisce un ritmo "spezzato" alla storia. Personalmente, non condivido: questa sua modalità di racconto è uno dei punti di forza del libro; infatti, il lettore ha la possibilità di immedesimarsi non solo in un personaggio, ma in molti, in modo da poter scegliere il suo preferito, non essendo vincolato a percepire solamente i pensieri, i sentimenti e le emozioni di uno solo di essi. In questo modo, inoltre, si può avere anche una panoramica di tutto quello che succede al Palazzo Imperiale, a Juneau, nei Territori e a New York ed essere a conoscenza di tutta la rete di intrighi tramata dai vari pritagonisti. Quindi ribadisco: secondo me, la tecnica narrativa utilizzata dalla Seals è quel "non-so-che" che rende unico, indimenticabile e coinvolgente il libro.
Però... Ovviamente c'è sempre un "però". In questo caso, consiste nella mancanza di descrizioni dettagliate. L'autrice si limita a descrivere sommariamente alcune scene e manca una descrizione, secondo me fondamentale, dei Territori. Mi spiego: non viene descritta tutta la parte "mondana" e sociale che la compone; infatti non è precisato se c'è libertà di stampa, se ci sono dei giornali, se ci sono e quali sono gli sport nazionali ( si sa che lo sport si pratica negli stadi grazie ad un flashback di Waylon), ecc... E questo è un aspetto fondamentale di un libro di questo genere: in libri come Matched di Ally Condie o Hunger Games di Suzanne Collins la situazione sociale è in evidenza, è l'elemento caratterizzante del libro che lo diversifica dagli altri del suo stesso genere. Purtroppo manca in Dominio, quindi, a causa di questo, non posso dargli il massimo punteggio. Peccato...
Comunque, prima di concludere, vorrei lasciarvi con questa frase:
Allora, devo ammettere che ho scoperto questo libro proprio per caso: stavo spulciando un elenco di libri tra cui scegliere il prossimo che avrei letto, quando, tra una serie di noiosi manuali di cucina, è comparsa la copertina di questo libro. Parliamone: chi non si farebbe incuriosire vedendo spalle, braccia e schiena di quel tipo corredate da un bel tatuaggio maori? Così, ho letto la trama e ho deciso di provare... Come è finita? Beh, non so se si era capito, ma ho finito per innamorarmi di ogni singolo personaggio ( ho un paio - o anche più - di coppie preferite: a voi farci sapere le vostre ^.^ ). Da questa volta, ho imparato a non sottovalutare i libri di cucina: tra essi si può nascondere una vera e propria sorpresa!
A questo punto vorrei dire una parola circa la tecnica narrativa utilizzata dalla scrittrice; prima non l'ho specificato, ma la storia è narrata il punto di vista della maggior parte dei suoi personaggi, sia dagli occhi dei "buoni" che da quelli dei "cattivi". Dunque, dopo aver concluso la lettura di questo libro ( devo precisare che l'ho letto e riletto più volte - cosa che non mi capita spesso di fare - ) sono andata a cercare alcuni commenti/recensioni di altra gente che l'aveva letto e sono rimasta colpita da alcune di esse che criticano la tecnica narrativa che attribuisce un ritmo "spezzato" alla storia. Personalmente, non condivido: questa sua modalità di racconto è uno dei punti di forza del libro; infatti, il lettore ha la possibilità di immedesimarsi non solo in un personaggio, ma in molti, in modo da poter scegliere il suo preferito, non essendo vincolato a percepire solamente i pensieri, i sentimenti e le emozioni di uno solo di essi. In questo modo, inoltre, si può avere anche una panoramica di tutto quello che succede al Palazzo Imperiale, a Juneau, nei Territori e a New York ed essere a conoscenza di tutta la rete di intrighi tramata dai vari pritagonisti. Quindi ribadisco: secondo me, la tecnica narrativa utilizzata dalla Seals è quel "non-so-che" che rende unico, indimenticabile e coinvolgente il libro.
Però... Ovviamente c'è sempre un "però". In questo caso, consiste nella mancanza di descrizioni dettagliate. L'autrice si limita a descrivere sommariamente alcune scene e manca una descrizione, secondo me fondamentale, dei Territori. Mi spiego: non viene descritta tutta la parte "mondana" e sociale che la compone; infatti non è precisato se c'è libertà di stampa, se ci sono dei giornali, se ci sono e quali sono gli sport nazionali ( si sa che lo sport si pratica negli stadi grazie ad un flashback di Waylon), ecc... E questo è un aspetto fondamentale di un libro di questo genere: in libri come Matched di Ally Condie o Hunger Games di Suzanne Collins la situazione sociale è in evidenza, è l'elemento caratterizzante del libro che lo diversifica dagli altri del suo stesso genere. Purtroppo manca in Dominio, quindi, a causa di questo, non posso dargli il massimo punteggio. Peccato...
Comunque, prima di concludere, vorrei lasciarvi con questa frase:
“L’amore è per chi ha qualcosa da dare, io sono vuoto Sally non provo niente ed è meglio così.” - Medley
spero che vi porti a riflettere sulla figura di Medley che, personalmente, ho trovato molto interessante ( e non solo :3 ). Sinceramente spero che in Cospirazione, il secondo capitolo della saga in uscita a Marzo 2015, la scrittrice ci metta a conoscenza della sua storia, di quello che gli è successo nell'infazia che l'ha traumatizzato... E a leggere un piccolo stralcio gentilmente fornitoci dall'autrice, pare proprio che i miei desideri si avvereranno ;)
Detto questo, fatemi sapere le vostre opinioni. Sempre a vostra disposizione,
Betta
Detto questo, fatemi sapere le vostre opinioni. Sempre a vostra disposizione,
Betta
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