Recensione: "First Lady" di Susan Elizabeth Phillips

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Titolo: First Lady
Autore: Susan Elizabeth Phillips

Casa Editrice (italiana): Leggereditore

Data di pubblicazione (italiana): 20 settembre 2019

Formato letto: ebook, 0.99€













Ho la bruttissima sensazione che tu non mi ami, ma questo non cambia ciò che provo per te, né lo rende meno reale.

 SHE’S BACK!

 O meglio… non se ne è mai andata e continua a stupire ed emozionare con le sue storie. 

 Ovviamente sto parlando di Susan Elizabeth Phillips, 71 anni compiuti lo scorso dicembre, non si è ancora fermata ed ha appena annunciato il suo prossimo libro Dance away with me, che verrà pubblicato a giugno negli Stati Uniti. Al momento la domanda è: quando sarà pubblicato in Italia? 

 Non siate troppo ottimistici sulla tempistica, perché First Lady fu pubblicato negli USA nel 2000. 19 anni dopo, è finalmente arrivato anche in Italia. Chissà se ci toccherà aspettare fino al 2040 per poterlo leggere in italiano. 

 Anche se, da un certo punto di vista, sono contenta che i libri della Phillips sia diventati disponibili in Italia solo decenni dopo la loro originale data di pubblicazione: in questo modo, sono riuscita a leggerli nel momento ideale. Infatti, se fossero usciti solo ad un paio di anni di distanza dalla data di pubblicazione americana, non ne sarei venuta a conoscenza, oppure li avrei semplicemente snobbati, ritenendoli troppo “antichi” per essere degni di essere letti. 

 Quindi, per una volta, mi trovo a ringraziare la lentezza dell’editoria italiana. Segnatevela perché questa sarà la prima e ultima volta: da domani tornerò a lamentarmi per questo o quel libro di cui sto aspettando la pubblicazione dal 2014 (Samantha Shannon, ti leggerò in lingua originale, prima o poi!).

 Ma torniamo a noi. 

 Come sempre, la Phillips ha l’innata capacità di saper coinvolgere il lettore e farlo immedesimare con la protagonista della storia, non importa che sia una scrittrice di libri per bambini, una professoressa di fisica, una donna che ha perso tutto o un’attrice sul finire della sua carriera, lei riesce a farti entrare in contatto con la protagonista femminile, non importa quanto sia distante dalla tua realtà quotidiana. E nemmeno il fatto di utilizzare la First Lady degli Stati Uniti ha impedito all’autrice di fare la sua magia: instaurare un legame tra lettore e personaggi principali. E dire che tra me e la First Lady di strada ce n’è da fare, eh. 

 Ho apprezzato Nealy: mi sono immedesimata in lei quando descriveva la sua voglia di uscire dagli schemi, scappare dalla sua vita di tutti i giorni, una vita che non si era scelta, o che, comunque, non stava vivendo nel modo in cui se lo era immaginato. L’ho adorata per la sua capacità di sorprendersi ed entusiasmarsi delle piccole cose, con un atteggiamento quasi infantile, ma che rispecchia una genuinità che dovremmo essere tutti capaci di mostrare. Purtroppo, le nostre esperienze e il fatto di crescere, ci portano via questo atteggiamento “da bambini”. Un vero peccato. Nealy mi ha fatto riflettere su questo argomento e ho realizzato che dovremmo tutti cercare di goderci appieno il singolo momento: lanciare un frisbee, fare un picnic sul prato, godersi un pranzo con le persone a cui si vuole bene ed esplorare un luogo nuovo. A volte ci rendiamo conto di esserci persi dei momenti importanti della nostra vita per il semplice fatto che eravamo concentrati su altro, e non abbiamo prestato attenzione a quello che ci succedeva intorno o davanti ai nostri occhi. E alle volte quel “altro” risulta essere futile o una perdita di tempo. Si fanno degli errori, e una macchina del tempo non sarebbe male per poter tornare indietro, premere pausa e mettere da parte il telefono oppure abbassare la musica e goderci quel momento particolare con le persone che amiamo.


Voglio che tu sappia che sarai sempre la parte migliore di me.


 Mat. Come al solito la Phillips stupisce descrivendo fisicamente l’uomo dei tuoi sogni (alto, muscoloso ma non da palestra, da duro lavoro, che a questo giro si associa all’accoppiata capelli scuri-occhi grigio ghiaccio), aggiungendoci sempre quella punta di tenerezza che lui si sforza a nascondere dall’inizio del libro. In questo caso non abbiamo a che fare con uno sportivo famoso, all’apice della sua carriera e nemmeno con uno scrittore di libri o un professore universitario/circense part-time: Mat è quello che ha appena raggiunto il fondo e sta cercando in ogni modo di risalire. Ha mandato a vacca la sua carriera di giornalista e si è appena ritrovato padre di un’adolescente e una neonata che non sono nemmeno geneticamente sue. Eppure, nonostante l’atteggiamento scorbutico ed autoritario che cerca di mantenere con le figliocce e Nealy, si riesce a scorgere in lui quel I CARE, così tanto inneggiato nelle campagne amministrative americane degli ultimi tempi (per non parlare di Don Milani con la sua scuola di Barbiana negli anni del secondo dopoguerra). Cosa posso aggiungere? Niente, se voglio evitare spoiler.

 Un viaggio a bordo di una vecchia Winnebago (provate ad immaginare un vecchio camper anni ’80) attraversando metà degli Stati Uniti, ognuno con i suoi segreti e con i propri desideri, che non combaciano con quelli dei compagni. Lasciatevi trascinare e sarete capaci di godervi appieno questo viaggio e, magari, riuscirete a riflettere un pochino anche sulla vostra vita. Prendetevi del tempo per voi stessi, per potervi riorganizzare e capire cosa volete veramente. Nealy l’ha fatto volontariamente, mentre Mat ci si è trovato costretto, ma entrambi ne hanno tratto beneficio. 

 In conclusione, spero che si sia capito che questo libro è STRA CONSIGLIATO dalla sottoscritta: emozionante e coinvolgente, divertente e a tratti riflessivo, una lettura scorrevole che sa anche far riflettere. Le assegnerei un voto 4 su 5 oppure 8 su 10. Niente da aggiungere, la Phillips è unica. Aspetterò il prossimo libro con ansia, cercando di far passare il tempo rileggendo i suoi altri successi (qualcuno di questi è stato recensito in passato nel blog). 

 Ci si sente alla prossima recensione, ragazzi.

 Cordialmente,

 B.

 


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