venerdì 16 agosto 2024

Recensione: "Vorrei solo averti qui" di Kennedy Ryan

Vorrei solo averti qui (Shot Series Vol. 1) eBook: Ryan, Kennedy ...

Titolo: Vorrei solo averti qui (Shot series Vol.1) 

Autore: Kennedy Ryan

Casa Editrice (italiana): Newton Compton Editori

Data di pubblicazione (italiana): 19 aprile 2020


Formato letto: ebook, 2,99€













Io farei tutto quello che è in mio potere per aiutarti a seguire i tuoi sogni così che tu potessi prenderti cura di te stessa. E allora tutti e due sapremmo che stai con me perché lo vuoi, non perché non hai altra scelta.


Ho iniziato a leggere questo libro un paio di giorni fa. E sono all’incirca 24h che non lo prendo in mano. 

Ho letto un paio di recensioni prima di decidere se comprarlo o no. Non conoscendo l’autrice, preferisco sempre buttare un occhio alle opinioni dei lettori. Le ho trovate tutte entusiasmanti, ma soltanto una è stata veritiera e mi ha spinto a comprarlo. Non perché aveva ricevuto il massimo del punteggio, ma per la sincerità che ne traspariva.

Questo non è un libro facile. Immagino che vi stiate chiedendo quale motivo mi sta tenendo lontana da un libro. Non è il lavoro e non sono nemmeno altri impegni. Non è un problema di grammatica né la trama assurda, come mi è già capitato in passato. Non è nemmeno la pubblicazione di un libro che avevo atteso da tanto – ammetto che mi è capitato, in passato, di mettere in pausa alcuni libri solo per poter leggere il secondo capitolo di una saga che attendevo da mesi. No, tutto questo non c’entra niente.

Ho deciso di prendermi una pausa per essere pronta a leggere la scena che mi si stava delineando davanti agli occhi. 

Perché?

Perché ho bisogno di coraggio.



Ho finalmente ripreso in mano il libro 3 giorni dopo aver iniziato questa recensione. 

È stata dura. 

Questo libro mi ha coinvolta a tal punto che sussultavo ad ogni riga.

SPOILER: l’autrice non indora la pillola per niente. E, onestamente, penso che abbia fatto la scelta giusta, in modo da rendere partecipe il lettore di quello che Iris, la protagonista femminile, prova. 

Ovviamente non è possibile rendersi veramente conto di quello che le vittime di violenza domestica subiscono solo tramite un libro, ma l’autrice, grazie alle testimonianze raccolte in un centro di assistenza a donne vittime di abuso domestico, è riuscita a descrivere il processo di rinascita che, per fortuna, le caratterizza.

Ed Iris ne è il perfetto esempio. È una donna forte che si è ritrovata incastrata in una relazione che la soffocava, in un primo momento, per poi rivelarsi essere una trappola. 

C’è stato un momento, all’interno del libro, in cui mi sono resa conto di quanto sia facile giudicare situazioni del genere senza conoscere niente. E credo che l’autrice abbia inserito la scena delle due fidanzate spettegolanti proprio per aiutarci a realizzare quanto sia facile prendersela con la vittima, dandole la colpa di essere troppo debole, troppo avida oppure troppo codarda per cercare di liberarsi da una relazione tossica. Il vero problema è che queste donne sono sole. E non per scelta. I loro compagni le hanno spinte ad allontanarsi dalla famiglia e dagli amici, ad isolarsi e a chiudersi dentro le mura domestiche. E questi “amorevoli” compagni non sempre devono faticare troppo per isolarle: la vergogna è un loro alleato fedele. Associato alla paura, soprattutto se ci sono figli di mezzo. La vergogna e la paura del giudizio degli altri, le minacce fatte più o meno a bassa voce, i lividi che rimangono sulla pelle, i lividi che ricoprono l’anima, lasciando cicatrici più profonde di quelle fisiche. 

Iris è una sopravvissuta. Ha lottato per la figlia, mettendola al primo posto e rinunciando a tutto pur di proteggerla. Lei è la protagonista indiscussa di questo romanzo. Ed insieme a lei lo sono tutte quelle donna che hanno lottato, e che ancora lottano, per ritrovare sé stesse. Spero che ce la facciano. 

Questo romanzo mi ha coinvolta come nessun altro romanzo aveva fatto da un bel po’ di tempo. Con il passare delle pagine, diventi parte anche tu della storia: ti emozioni negli incontri rubati tra Iris ed August, sussulti nei momenti bui, ti si stringe il cuore quando Iris abbraccia Sarai, ti senti sopraffatta dalla disperazione come Iris, fino a fare i salti di gioia per la rinascita di Iris e per l’amore che fluisce ininterrotto da August. 

Da parte sua, August è il tipico ragazzo che crede di avere il mondo ai suoi piedi e, quando incontra Iris in un bar, pensa di aver finalmente toccato il cielo con un dito. Peccato che la vita di Iris non dipenda da lui. Entrambi compiono le loro scelte, obbligate e non. Ed entrambi ne pagano lo scotto.

Mi sono innamorata di August insieme ad Iris.

E mi sono innamorata di Iris insieme ad August. 

Semplicemente perché non si può non amare entrambi. 


A volte ci sono occasioni nella vita, nelle quali tutta la nostra esistenza può cambiare completamente. Un bivio sulla nostra strada. A volte il cuore parla sottovoce e quando riusciamo a sentirlo, quando lo ascoltiamo, è troppo tardi e noi non lo sappiamo. Ma adesso, nel rifugio della mia mente, lo so. E lo bacio. Nei miei sogni scelgo lui, il mio principe, invece dell’impostore.


La tenerezza e la devozione con cui August si relaziona con Iris sono in netto contrasto con il comportamento di Caleb, il quale, a suo dire, dovrebbe essere la persona che ama Iris di più al mondo. Sono quasi dispiaciuta per Caleb. Ovviamente sono anche arrabbiata con lui. Ma la sua incapacità di provare affetto e di amare, portandolo a comportarsi in modo ossessivo e violento, mi ha suscitato una tristezza immensa.

Non esiste alcuna giustificazione ad un comportamento del genere.

Nessuna.

Eppure, la domanda sorge spontanea: cosa può portare qualcuno a comportarsi in quel modo? Bisogna essere malati? Oppure si è semplicemente stupidi? Esiste veramente un “qualcosa” alla base di tutto questo?

Onestamente, non credo. 

La cosa triste è che, per quanto il mondo possa essere pieno di August, è anche pieno di Caleb. E, spesso, sono i Caleb ad avere la meglio. 

Bisogna prestare più attenzione al mondo che ci circonda, alle persone che incrociamo per strada e, soprattutto, a smettere di giudicare gli altri, senza sapere niente della loro vita. 

Ho recentemente iniziato a seguire il profilo Ig di un’illustratrice britannica e un suo post in particolare mi è rimasto in mente: immaginate una fermata del bus, con tante persone in coda ad aspettare il proprio turno per salire. Quante volte vi è capitato? Ricordo che, a volte, con i miei amici facevo un gioco particolare: tentavamo di indovinare che lavoro facessero le persone che si ritrovavano con noi sotto alla pensilina. Ecco, lei ha disegnato un fumetto sopra ognuno dei personaggi raffigurati, inserendoci il loro stato d’animo oppure l’avvenimento principale della loro giornata. A volte le persone possono apparire perfette esteticamente, ben vestite, ben curate, ma portarsi dentro un bagaglio di sofferenze ed insicurezze che non possiamo nemmeno immaginare. E quindi non ci rendiamo conto che la signora con le extension bionde davanti a noi non le abbia per pure vanità, ma le abbia appena fatte dalla parrucchiera in seguito alla recente scoperta di dover affrontare una chemio aggressiva, che la porterà a perdere tutti i capelli e abbia deciso di risaltarli per un ultimo mese. Oppure non ci rendiamo conto che una maglietta a maniche lunghe ed una gonna ampia lunga fino alle caviglie portata d’estate possano essere un modo per coprire i segni blu lasciati da mani che dovrebbero accarezzare, e che il fondotinta esagerato non sia una mancanza di stile, ma l’unico modo per avere la possibilità di uscire senza ricevere domande alle quali non si è pronti a dare una risposta. 

 Leggete questo libro. 

 Non ho altro suggerimento da darvi. 

 Inoltre, ho deciso che non darò un voto a questo libro, perché la storia di Iris ed August non merita un voto: merita un applauso. E merita di essere letta. 

 In conclusione, comprate e leggete questo libro. Non è perfetto, ma trasmette un messaggio forte, che va diffuso: la violenza domestica si nasconde nei paradisi più perfetti e bisogna aiutare queste donne ad essere libere insieme ai propri figli. 

 A fine maggio uscirà il secondo libro di questa serie. Speriamo che sia all’altezza. 

 Vi saluto, alla prossima recensione, ragazzi!

 Cordialmente, 

 B.


Nessun commento:

Posta un commento