venerdì 9 agosto 2024

Recensione: “La figlia della dea della luna” di Sue Lynn Tan


Ciao readers!

C'è qualche fan di cdrama tra voi? Anche se non siete degli appassionati di drama cinesi, credo che il libro di cui vi parlerò vi piacerà. Si tratta del romanzo fantasy ispirato alla mitologia cinese La figlia della dea della luna di Sue Lynn Tan.

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Titolo: La figlia della dea della luna

Titolo originale: Daughter of the Moon Goddess 

(The Celestial Kingdom #1)

Autore: Sue Lynn Tan

Genere: Fantasy Young Adult

Pagine: 576

Data di pubblicazione (ITA): 30 Maggio 2023


Sinossi:

Cresciuta sulla Luna, Xingyin non sa che la stanno nascondendo dal temibile imperatore del Regno Celeste, che ha esiliato sua madre per aver rubato l’Elisir di Lunga Vita. Quando però, utilizzando inconsapevolmente la magia di cui è dotata, rivela la propria esistenza, è costretta a fuggire abbandonando la sua casa.Sola, incapace di controllare i propri poteri e piena di paura, si dirige verso il Regno Celeste, terra di meraviglie e di segreti. Qui, sotto mentite spoglie, impara l’arte dell’arco e della magia insieme al figlio dell’imperatore, cercando di ignorare la passione che presto inizia a divampare tra di loro.Per salvare la madre, Xingyin sarà costretta a intraprendere un viaggio avventuroso e ad affrontare creature leggendarie e pericolosi nemici. Ma quando la magia proibita minaccia il regno e Xingyin si ritrova a sfidare nientemeno che il feroce imperatore, dovrà scegliere se rischiare di perdere tutto ciò che ama o lasciare che il reame sprofondi nel caos.




La figlia della dea della luna è un retelling della leggenda di Chang'e (di cui potete trovare un approfondimento alla fine della recensione) che riprende la storia sfortunata di questa coppia da loro figlia.


Leggere questo libro è un po' come catapultarsi in uno xianxia*, genere letterario e drammatico che prende ispirazione dalla mitologia cinese in cui la perpetua lotta tra Immortali e Demoni si declina moralmente in una scala di grigi e in cui regnano tradimenti, angst, amore e sacrificio. 

Il fiore all'occhiello de La figlia della dea della luna risiede nelle descrizioni delle scene e nel world-building.

Nel primo caso, infatti, si viene trasportati proprio in quella dimensione poetica e sognante tipica di questi mondi magici, in cui il tempo sembra fermarsi per consentire all'autrice di descrivere la bellezza di una notte stellata o le atrocità dei campi di battaglia.

Per quanto riguarda il world-building, nonostante il mondo tipico della mitologia cinese sia abbastanza articolato tra Regno Mortale, Regno Demoniaco e Regno Celeste suddiviso in Nove Cieli e Quattro Mari, l'autrice lo ripropone in chiave semplificata, spiegando e introducendo di questi regni il giusto per poter seguire le vicende della storia.


Un altro punto a favore di questo romanzo, sono le scene di azione: personalmente i capitoli a loro dedicati sono volati in pochi minuti, rendendo la lettura molto più piacevole e dinamica. Ho apprezzato il fatto che la storia non si basi esclusivamente sul romance, ma anche sulla crescita ed indipendenza della sua protagonista.



I protagonisti de La figlia della dea della luna sono tre:

Xingyin, da sempre segregata nel palazzo della Luna, spinta dalle continue pressioni da parte dell'Imperatrice, è costretta a scappare e ad abbandonare sua madre per tenere celata la sua esistenza. È una ragazza impavida, senza peli sulla lingua, genuina e con un estremo desiderio di rivalsa.

Liwei, il Principe ereditario, figlio dell'Imperatore e dell'Imperatrice Celeste, è giusto, spiritoso, estremamente abile e leale nei confronti dei propri sudditi e del proprio regno. 

Wenzhi, il capitano più giovane ed acclamato dell'Esercito Celeste, è una persona che tutti ammirano, ma a cui allo stesso tempo nessuno riesce ad avvicinarsi veramente.





Ça va sans dire, tra i tre si forma un bel vecchio triangolo amoroso, con i due aitanti Immortali, ammirati da tutti, che anelano all'amore della coraggiosa Xingyin. 

Devo dire che questo probabilmente è stato l'unico tasto dolente di questo libro: i change of hearts della protagonista nei confronti dei due sono stati fin troppo precipitosi e non ben elaborati. In pratica, è stato come se stessi leggendo delle turbe amorose di una ragazzina alle prese con il suo primo amore. Probabilmente era proprio questo l'intento dell'autrice, tuttavia in alcuni momenti mi è sembrato come se qualcuno schiacciasse un tasto e indirizzasse i sentimenti dell'eroina verso uno spasimante piuttosto che l'altro. Spero che nel successivo volume l'autrice costruisca meglio la parte romance dando alla protagonista più maturità e consapevolezza. 


Un altro punto un po' a sfavore è che questo non sembra il primo libro di una dilogia: il finale non invoglia il lettore a continuare la lettura del successivo volume e credo che questo sia un vero peccato perché secondo me il viaggio di Xingyin alla corte celeste è ancora lungo.


Voto:

3.75 ⭐️

Magico, sognante,

romance da migliorare


*Xianxia: genere letterario fantasy cinese strettamente ispirato alla mitologia cinese ed influenzato da filosofie come taoismo, Buddhismo, arti marziali, medicina tradizionale cinese, alchemia ed elementi tradizionali della cultura cinese. I protagonisti sono spesso coltivators dell'immortaità oppure con poteri soprannaturali. Gli antagonisti hanno poteri simili e che spesso appartengono alla stirpe dei Fae oppure dei Demoni o altre categorie simili. Le storie di solito si basano su avventura e crescita personale di un praticante di magia o una persona mortale che rimane incastrata in affari soprannaturali e include elementi come dei, immortali, spiriti, demoni, fantasmi e creature mitiche.






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