martedì 1 novembre 2016

Recensione "Fangirl" di Rainbow Rowell

Ciao ragazzi e benvenuto Novembre!
Cosa avete fatto ad Halloween? Io sono andata a fare Trick or Treat con la mia cuginetta.. Le ho parlato anche della notte delle streghe e forse l'ho un po' spaventata.. Opsss.. Ha solo due anni >.< 

A parte gli scherzi... Ho appena finito di leggere Fangirl di Rainbow Rowell. Di questa scrittrice avevo letto soltanto Eleanor & Park, romanzo che non mi aveva entusiasmato molto (forse per i personaggi un po' troppo teen?). Tuttavia, ho deciso di leggere Fangirl perché, fin dalla sua pubblicazione, è stato un testo amato da molti e perché speravo di poter rivalutare la scrittrice. Beh, devo ammettere che con questa nuova uscita mi sono ricreduta, nonostante un inizio non proprio scoppiettante.

Ecco a voi la mia recensione!


Titolo: Fangirl
Titolo originale: Fangirl
Autore: Rainbow Rowell
Editore: Piemme
Pagine: 516
Prezzo di copertina: €17.00
Prezzo eBook: €6.99
Data di pubblicazione: 18 Ottobre 2016




Sinossi:

Approdata all'università, dove la sua gemella Wren vuole solo divertirsi tra party, alcool e ragazzi, la timidissima Cath si trova sola per la prima volta e si rinchiude nella sua stanza a scrivere la fanfiction di cui migliaia di fan attendono il seguito. Ma una compagna di stanza scontrosa con il suo ragazzo carino che le sta sempre intorno, una professoressa di scrittura creativa che pensa che le fanfiction siano solo un plagio, e un affascinante aspirante scrittore che vuole lavorare con lei, obbligheranno Cath ad affrontare la sua nuova vita…






Inizio col dire che appunto non sono un'amante di Rainbow Rowell. Sacrilegio, lo so.. Però devo ammettere che questo romanzo è stato uno di quelli non ho saputo mollare fino a quando non ho letto la fine.

L'inizio è stato abbastanza noioso: si parlava solo di Simon e Baz, Baz e Simon, i personaggi di Carry On, fanfiction sulla serie di Simon Snow (riadattamento di Harry Potter), che la stessa Cath sta scrivendo. Poi si è passato al tema della gemella cattiva, del ragazzo troppo simpatico e gentile ma forse fidanzato con la propria compagna di stanza e del bel bibliotecario tutto fumo niente arrosto. Semplice routine, semplice vita universitaria, solite magagne di una diciottenne alle prese con la vita lontano da casa.
Soltanto a circa 1/4 del libro mi sono davvero sentita presa dalla storia e sono entrata in quella condizione in cui continuavo a leggere fino alle due di notte pur di vedere come finiva il capitolo.
Diciamo che Fangirl non è un romanzo che ha cominciato col botto, però sempre meglio tardi che mai...


«Niente. Niente. Dicevo semplicemente che… a volte ci si può anche arrendere, no? Si può anche dire: “basta, è una tortura, io ci rinuncio” non credi?»
«Crea un precedente pericoloso.»
«Per evitare il dolore?»
«Per evitare la vita.»


Dopo il "botto", la storia ha preso un piega completamente diversa: ci sono sempre Baz e Simon, ma almeno la protagonista inizia a svegliarsi, a socializzare e a uscire dalla sua camera.. Non so ragazzi.. Non sono mai stata un'amante delle fanfiction, infatti prima di questo romanzo non sapevo nemmeno precisamente cosa fossero. Proprio per questo forse non sono mai riuscita a capire Cath fino in fondo. Mi scuso con tutti gli amanti delle fanfiction (>.<) però davvero non capisco come si possa preferire vivere di due personaggi inventati e irreali piuttosto che vivere di aria, emozioni, brividi veri. Sì, spesso anch'io leggo per fuggire dalla realtà, dalla mia routine e dai miei impegni, ma sempre con un certo limite, perché, ragazzi, la vita vera è un'altra! Forse da questo punto di vista sono simile alla professoressa Piper (non odiatemi please hahah). 

«Hai letto i libri?» 
«Ho visto i film.» 
Cath alzò gli occhi al cielo con un’energia tale da farsi male. (Male sul serio.) (Forse perché era sull’orlo di una crisi di pianto. Sull’orlo di una crisi in generale.) 
«I libri non li hai letti, però.» 
«Io non sono molto per i libri.» 
«Credo che questa sia la cosa più idiota che tu mi abbia mai detto.»


Lasciando da parte questo lato della vita di Cath (per un certo periodo l'unico!!), credo che lei abbia davvero un animo forte. La ammiro per essere riuscita a superare l'abbandono della madre e ammiro la sua resistenza a conoscerla. La ammiro per amare il padre ed essere capace anche di rinunciare a tutto per lui. L'ammiro per essere sempre vicino alla sorella gemella anche quando non se lo meriterebbe e l'ammiro (anche se non condivido) quando decide di continuare la sua fanfiction, quasi insensibile a ogni critica. Gran bel personaggio Cath, complimenti alla Rowell.


“Io non mi fido di nessuno. Di nessuno proprio. E più tengo a una persona, più mi convinco che si stancherà di me e prenderà il largo.”


Poi c'è lui: Levi. Mamma mia.. Non lo so ragazzi, ma ogni volta, in ogni libro, preferisco sempre il personaggio maschile (tranne in rari casi). Levi è un'anima buona, quasi pura. La sua risposta alla vita  e ai problemi? Il sorriso. E' proprio agli opposti di Cath: estroverso, allegro, attivo e....vivo!! E' sempre pronto a dare una mano, anche quando nessuno glielo chiede apertamente. Ha sempre un sorriso per tutti, anche per quelli che non se lo meriterebbero. L'unico difetto? All'inizio sembra sfuggente, pronto a dare sorrisi a chiunque e, all'apparenza, senza fare distinzioni. Forse, però, questa sua sfuggevolezza iniziale è dovuta alla percezione di Cath. Sì, perché all'inizio sembra di stare in una specie di cartone animato.

  • Levi: alto, dinoccolato, che sembra sempre appoggiarsi a qualcosa;
  • Wren: la sorella gemella più bella, più simpatica e più decisa;
  • Reagan: la compagna di stanze tutta curve e accattivante;
  • Nick: il bel principe della biblioteca. 

Questa dimensione evanescente ha influenzato anche lo stile della scrittrice, vuoi anche perché a ogni capitolo c'era sempre un estratto di Carry On, Simon, che spezzava la narrazione e raccontava di maghi e luoghi fantastici. Dopo il "botto", però, la storia è diventata sempre più accattivante, sempre più reale ed interessante. 

La copertina italiana secondo me è fantastica, anche migliore di quella inglese, quindi complimenti al team grafico della Piemme *-*. Ero quasi tentata ad acquistare il cartaceo solo per quello. 



Quindi, il libro vale il boom di acquisti dell'ultimo mese? Secondo me sì. La protagonista, evolve, cambia, migliora e alla fine, finalmente, vive! Naturalmente, gli amanti della fan fiction lo ameranno sicuramente più di me, ma per ora.. 



Bello ed interessante



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